Esposizioni
​ADI DESIGN MUSEUM
"è ora" - orologio concettuale da polso
Milano, 13/feb - 23/mar 2025
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​MUSEO DEL NOVECENTO
“è ora” - orologio concettuale da parete
Milano, 2016 - 2024
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BIENNALE INTERNAZIONALE DELL'UMORISMO NELL'ARTE
"MI ODIO"
Tolentino, 2019
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FONDAZIONE MAIMERI
Ex Voto
Palazzo Marino Marini, Firenze, 7Dic - 19Dic 2019
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GIARDINO DELLE CULTURE
Murales Contemporaneo non invasivo
Milano, 2018
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MARIUSZ
Tatuaggio sul braccio del logo “è ora”
Mario, 2017 (tatuaggio permanente)
MAF - MUSEO ACQUA FRANCA
“è ora” orologio concettuale d’arredo urbano
Milano, 2017 (installazione permanente)
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SOCIETA' UMANITARIA
“è ora” - orologio concettuale, da polso e sveglia
Salone del Mobile di Milano, 2017
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FABBRICA DEL VAPORE
“La mia esperienza con il tempo - è ora”
Milano, 2014
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MUSEO MESSINA
Pan&ottone
Milano, 2016
FONDAZIONE BRACCO
Collettiva Artistica
Milano, 2015
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BIENNOLO
Abitazioni d’artista
Milano, 2019
BIENNALE INTERNAZIONALE DELL'UMORISMO NELL'ARTE
Mostra personale
Tolentino, 2013
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Ho studiato arte e design e, nel mio percorso, ho unito queste due discipline dando vita a un linguaggio che potremmo definire arte seriale: un’arte che mantiene un alto valore concettuale e poetico, anche se replicata.
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Uso l’umorismo come strumento critico per osservare la realtà e affrontare temi profondi. Questa sensibilità mi ha portato a vincere la Biennale Internazionale dell’Umorismo nell’Arte, e a presentare i miei lavori in luoghi di rilievo come il Museo del Novecento, l’ADI Design Museum, la Triennale di Milano, il MAF – Museo Acqua Franca, il Giardino delle Culture e la galleria Rossana Orlandi.
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Un’esperienza per me significativa è stata quella vissuta come guardia-sala al Museo del Novecento di Milano: con determinazione sono riuscito a esporre il mio orologio “è ora” lungo il percorso museale (2016–2024).
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Accanto alle opere uniche, mi interessa il concetto di multiplo: perché il multiplo diffonde un’idea, un messaggio, il più lontano possibile.
La mia ricerca mira alla conoscenza del sé e alla creazione di un linguaggio universale. Attraverso ironia, forme iconiche e contenuti riconoscibili, cerco di creare una connessione diretta con il pubblico.
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Non mi riconosco in una categoria definita: preferisco restare libero di esplorare.
“L’arte è intelligenza, ognuno di noi è un artista.”