​
L’OROLOGIO CONCETTUALE CHE NON SEGNA IL TEMPO
​
“è ora” non segna il tempo ma ci incita ad ascoltarlo.
L'idea di eliminare le lancette e le batterie dall’orologio nasce dall’ossessione della dimensione temporale che noi
stessi abbiamo creato. Non svolgendo più la sua funzione di misurazione, l’orologio è decontestualizzato, rendendoci soggetti primari per una nuova concezione del tempo.
“è ora” ci ricorda che è sempre l'ora giusta di agire e di vivere il momento presente.
L’”orologio” mantiene tutte le caratteristiche di quello tradizionale ma è sprovvisto dei suoi elementi essenziali.
​
La filosofia insita del progetto è stata messa ancora più in luce dal tatuaggio sul braccio di Mariuz, d'origini spagnole, che riporta il logo "è ora": una scelta, quella di Mariuz, che valica i confini di provenienza riconoscendo a "è ora" un
valore universale.
"è ora,
è poesia,
è musica,
è una rivoluzione del pensiero..."
​
​
"è ora" è presente nella versione da parete lungo il percorso museale del
Museo del Novecento di Milano;
​
nella versione d'arredo urbano sponsor by GBMilano al
MAF - Museo Acqua Franca di Milano;
​
la versione da polso è stata venduta online ed a Milano presso la
Triennale di Milano, il Museo del Novecento e la Galleria Rossana Orlandi;
​
"è ora" è anche Tatuaggio sul braccio di Mario,
un ragazzo spagnolo che ha sposato il concetto;
​
"è ora" prende voce con "La mia esperienza con il tempo - è ora"
presso la Fabbrica del Vapore di Milano.
​
​