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MI ODIO
Opera vincitrice dellla 30° "Biennale Internazionale dell'Umorismo nell'Arte" / "Popsophia - Festival del Contemporaneo".
Esorcizzare l’odio virtuale e non, attraverso il suo stesso mezzo di diffusione di massa. In ognuno di noi è presente quel sentimento di distruzione, sia esso latente o manifesto a livello mentale, verbale o fisico. Il personaggio rappresentato, come simbolo di quell'impulso che può portarci a commettere crimini contro l'umanità e l'ecosistema. Una sorta di "mea culpa" e di presa di coscienza per riflettere sull'impatto delle nostre azioni.
La giuria scrive:
La giuria della Biennale ha infatti scelto “Mi odio” come “contributo ad irridere se stessi - si legge nella motivazione -. Invita lo spettatore ad essere attore, stravolge la tecnica del selfie per obbligare a mettersi in gioco attraverso lo smartphone. Particolarmente significativo il gioco ossimorico della scrittura “mi odio” e il terribile riferimento nel like al dramma dell’olocausto”
![Biennale__Vincitore_Abele Malpiedi.jpg](https://static.wixstatic.com/media/442faf_ca1e269d862a4dff8942d039e5bafc08~mv2.jpg/v1/fill/w_800,h_484,al_c,q_85,enc_avif,quality_auto/Biennale__Vincitore_Abele%20Malpiedi.jpg)